Talassascolta: 5 artisti emergenti per marzo


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di Gerardo Russo

Sulla mail di Talassa ci arrivano quotidianamente messaggi di uffici stampa, etichette, artisti e gruppi emergenti che ci propongono di ascoltare la propria musica. Noi siamo felicissimi di farlo e abbiamo deciso di raccogliere in una rubrica mensile le 5 proposte che ci hanno convinto di più, in rigoroso ordine alfabetico. Se avete voglia di farci ascoltare qualcosa, mandate tutto a: talassascolta@gmail.com

Bacàn – The Sun Is Going Under

Il progetto Bacàn sperimenta la musica elettronica che nascerebbe in un’avveniristica oasi naturale. The Sun Is Going Under è il lento liberarsi dai fili che manovrano la nostra quotidianità. Giovani che giocano la loro partita a scacchi in un’affollata discoteca, manager in cerca del contatto giusto in una noiosa conferenza, tutti così legati a una corda di cui non si conosce l’origine. Nei pensieri vibra una festa colorata che non riesce a liberare il nostro corpo ingessato. Sogniamo così di ballare soli su un’isola deserta. Neanche Parigi può emozionarci ancora. Il pezzo è il teletrasporto in una dimensione stereofonica, dove l’umanità ha capito come completarsi danzando sulla sabbia.

Candies for Breakfast – Xin Xin

Candies for Breakfast è il nome di una frizzante band alternative-rock. Xin Xin è un brano da godersi alla luce del sole. I ritmi potenti e ossessivi del pezzo richiamano una ribellione adolescenziale che non ha bisogno di aspettare la notte per esplodere. Un noioso pomeriggio estivo può trasformarsi in un pestifero giro nel centro commerciale più vicino, seminando patatine tra i corridoi del supemercato e scappando come se si fosse rubato l’incasso. La voglia di divertirsi, vivendo tra le curve e i sobbalzi di una strada sconnessa. Persi tra le periferie dimenticate, basta un motorino a portarci lontano.

Gecofish – Motivi per uscire

Il rock melodico dei Gecofish dà la forza di cantare nei momenti più difficili. Motivi per uscire è la battaglia tra amanti arrabbiati che si affrontano tra serenate rudi e solitarie. La stanchezza per le frasi ripetute troppe volte, la voglia di arrendersi alle difficoltà, la necessità di ricominciare o perlomeno di rimandare ancora una volta a domani. Persi nei sotterranei della nostra mente, cerchiamo di affrontare tutto questo, cercando una stabilità che da soli non riusciamo a raggiungere.

Skassapunka – Crazy Town

Gli Skassapunka sono una band che s’inserisce prepotentemente nella tradizione ska e punk italiana, sulla scia dei Meganoidi e dei Vallanzaska. Crazy Town è una canzone stufa di una città divisa in parcheggi. Il pezzo demolisce tutte le luminarie natalizie per poter brillare di luce propria. I coperchi dei bidoni in rivolta scuotono il paese più di mille campane. Le risate del popolo che insorge risuonano come una gigantesca tromba. Non si può sciare in un centro commerciale, togliamoci allora i guanti e prepariamoci per demolirlo. Musica per la classe operaia.

Typo Clan – L.U.M.A.

Il Typo Clan propone un hip-hop di nuova generazione. L.U.M.A. ci  immerge nel microcosmo dei quartieri più poveri di New York, trasportandoci poi nella sala prove senza riscaldamenti di un paesino del sud Italia. Esercizi dimagranti ripetuti nei giorni pari, vetri poco trasparenti, passanti che osservano impassibili nelle strade di un qualsiasi centro storico abbandonato. Ecco a voi le scuole di danza nell’americana provincia di Campobasso.